Saper costruire un team capace di garantire performance elevate non è così semplice, anzi è richiesta una grande abilità nel creare un contesto in cui ognuno possa esprimere il massimo del suo potenziale, lavorare in sinergia con gli altri e superare le difficoltà con creatività e determinazione. Non basta, insomma, selezionare dei profili, ma anche metterli nelle condizioni ideali per dare il massimo. Ma come si costruisce un team che non solo funziona, ma eccelle? Proviamo a individuare gli elementi e i passaggi chiave.
La selezione dei profili: non solo un “adatto al ruolo”
Solitamente si considera la selezione di nuovi membri da inserire nel proprio team come un semplice lavoro di ricerca di competenze tecniche che combacino con le esigenze aziendali. Questa visione è, però, estremamente riduttiva, perché non prende in considerazione tutti gli altri aspetti che possono influenzare i risultati finali.
Certo, le competenze sono fondamentali, ma ciò che fa davvero la differenza è la capacità di integrarsi e di contribuire al dinamismo del gruppo. Un team forte vale, infatti, più della somma delle singole competenze: è la combinazione di personalità, valori e approccio che dà vita alla vera potenza del gruppo. Da cosa bisogna partire, quindi?
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Definire le competenze soft e hard
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Non basta cercare una persona con le giuste qualifiche tecniche. I team di alta performance sono composti da persone con soft skills di qualità: comunicazione, leadership, capacità di problem solving, e un forte orientamento ai risultati. Durante il processo di selezione, è fondamentale valutare anche questi aspetti, con domande mirate per capire come il candidato si relaziona con gli altri, come affronta le difficoltà e come si adatta ai cambiamenti.
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Cultura aziendale e adattamento
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Un errore comune è assumere persone che siano solo “adatte al ruolo”. Bisogna invece considerare anche quanto un candidato è compatibile con la cultura aziendale. Un talento può anche essere il migliore nel suo campo, ma se non si integra con i valori fondamentali dell’azienda, rischia di compromettere l’armonia e l’efficienza del team. La selezione dovrebbe quindi comprendere domande sulle esperienze passate del candidato in ambienti simili e su come questo si è comportato in situazioni di stress o conflitto.
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La gestione dei talenti: creare un ambiente di crescita
Abbiamo scelto le persone che ci sembrano adatte a entrare nel nostro team: e ora? I risultati non arriveranno da soli, o almeno potrebbero essere decisamente più interessanti se saremo in grado di creare un ambiente adatto alla crescita personale e di gruppo. Un team di alta performance non nasce solo da una selezione accurata, infatti, ma deve anche essere gestito in modo strategico, con un processo continuo di supporto, sviluppo e riconoscimento. Ecco alcuni passaggi chiave:
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Leadership empatica e legami autentici
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I leader dei team ad alta performance sono quelli che riescono a costruire relazioni autentiche con ogni membro del team. L’approccio deve essere dunque umano, non solo manageriale. Attenzione, però, avere una leadership empatica non significa essere indulgenti, bensì comprendere le motivazioni individuali, le difficoltà e i punti di forza di ciascun membro. Il fondamento sarà una comunicazione aperta, che faccia sentire tutti i membri sicuri nell’esprimere idee, dubbi e feedback senza timori reverenziali.
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Promuovere la crescita individuale e collettiva
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Altrettanto importante è l’implementazione di un processo di apprendimento continuo. Fornire opportunità di formazione e sviluppo, incoraggiare il miglioramento delle competenze, e stabilire piani di carriera chiari sono azioni fondamentali da questo punto di vista.
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La dinamica del team: ingegnerizzare la collaborazione
Alla selezione e alla gestione dei talenti, va fatta seguire la creazione di una vera sinergia tra i membri del team. Non basta mettere insieme le persone giuste, bisogna piuttosto creare un ambiente in cui ciascuno possa dare il meglio e contribuire all’obiettivo comune.
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Definire obiettivi comuni e misurabili
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Gli obiettivi SMART (Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Rilevanti, e Temporali) sono fondamentali per mantenere il focus. La chiarezza sugli obiettivi deve essere accompagnata da una pianificazione dettagliata e da un monitoraggio continuo dei progressi.
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Comunicazione e collaborazione continua
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I team di alta performance sono poi caratterizzati dalla comunicazione costante, cioè di un flusso continuo di informazioni, favorito da strumenti di collaborazione digitale, come le piattaforme di project management e le applicazioni di messaggistica istantanea, e dalla collaborazione continua, che va incoraggiata attraverso il lavoro di squadra.
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Celebrare i successi e gestire i fallimenti
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È chiaro che ogni successo del team va celebrato, ma allo stesso tempo è importante saper gestire i fallimenti in modo costruttivo. Un team che sa come affrontare il fallimento e trasformarlo in un’opportunità di crescita è destinato a superare qualsiasi difficoltà.
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La valorizzazione del talento: un approccio strategico
Un’ultima osservazione riguarda la valorizzazione dei talenti, il miglior modo per avere team davvero efficienti e sostenibili. Un buon leader non si accontenta di “gestire” il talento: cerca di nutrirlo e di farlo fiorire. E quando i talenti crescono, crescono anche i team, e di conseguenza l’intera organizzazione.
La costruzione di un team di alta performance è, insomma, un processo che implica strategia, visione e gestione continua. È la capacità di integrare talenti, favorire la comunicazione, affrontare insieme le sfide, e crescere continuamente. Un team che lavora in sinergia, che ha obiettivi chiari e che si sente supportato, è un team che non solo raggiunge i risultati, ma li supera, creando un valore duraturo per l’organizzazione e per ciascun suo membro.