Le novità professionali per il 2023
Il 2022 sta per concludersi con uno scenario complesso del mercato del lavoro. Sembra prospettarsi una nuova crisi, non solo a livello nazionale, dovuta al problema dei costi dell’energia. Anche Confindustria non dà numeri positivi. Cosa dobbiamo dunque aspettarci per il 2023?
L’anno inizierà con un tasso di disoccupazione leggermente in crescita ma con un’inflazione al 4,5%. Dato ancora elevato ma in discesa rispetto al 2022. Mentre si sta cercando di regolamentare gli aumenti del costo del gas, si cerca anche di trovare nuove prospettive di crescita.
2023: Anno europeo delle competenze
L’UE ha proclamato il 2023 anno delle competenze. Perché? Perché la soluzione alla crisi sembrano essere proprio le skills. Queste consentono di affrontare la crisi, poiché le competenze specializzate, specialmente legate al mondo della sostenibilità, del digitale e dell’innovazione, possono contribuire a dare nuovo slancio all’economia.
Tra l’altro sembra che le aziende di tutta Europa abbiano difficoltà a trovare professionisti specializzati che sappiano poi utilizzare tecnologie e innovazioni al fine di implementare importanti evoluzioni aziendali. È qui che si colloca l’attività di Business Management: il nostro ruolo diventa particolarmente importante per le aziende clienti che hanno bisogno di innovare processi al fine di affrontare una serie di ostacoli che stiamo già iniziando a vivere. Evolversi per non scomparire è la risposta: in molti lo hanno capito. Infatti il secondo semestre di attività per noi è stato molto fruttuoso e ricco di contatti e ricerche. C’è davvero la necessità di individuare manager, temporary manager, CFO: ruoli professionali alti, con esperienze consolidate e un background formativo sempre in progress. Solo a Settembre abbiamo collocato il doppio delle risorse rispetto a Febbraio: un dato che sembra in controtendenza rispetto al momento ma che, effettivamente, risponde ai dati presentati dall’UE.
Noi siamo a supporto delle aziende che stanno provando a investire quando sembra più difficile. Ancor di più sentiamo una responsabilità diretta perché sappiamo che stiamo collaborando con il cliente e non stiamo più fornendo un semplice servizio. Noi diventiamo un partner e i nostri professionisti la “speranza” di raggiungere obiettivi importanti e ambiziosi.