Il luxury ancora tra i settori forti

La crisi economica non ha fermato il mondo del luxury. Di sicuro in alcune delle sue forme, la battuta d’arresto c’è stata. Pensiamo al turismo di lusso, alle experience e a tutto ciò che implica la presenza fisica in una location/struttura. Tuttavia, tutto il mercato degli oggetti di lusso, del fashion e del design ha mantenuto un certo trend, rivolgendosi ad un target che non è stato colpito dalla crisi Covid come quello medio. Noi che ci occupiamo di Risorse Umane continuiamo a essere ingaggiati per ricercare figure professionali specializzate nei suddetti mercati.

Il Digital PR

Ebbene sì, anche se il luxury non ha bisogno di fare la pubblicità martellante che ben conosciamo, le PR diventano fondamentali. Non parliamo di comunicazione sui social, ma della capacità di rafforzare il brand attraverso personaggi, riviste specializzate, eventi. Il lusso è sogno ma è anche emulazione. Ecco che il pesonaggio pubblico, l’influencer diventa il primo media nella divulgazione del valore del prodotto e dell’immaginario che si trascina dietro. Il Digital PR ha i contatti giusti, una rete di indirizzi email e numeri di telefono con un valore commerciale elevatissimo. Infatti partiamo da RAL elevate!

Il Customer experience Manager

Come detto, il luxury è bellezza, immaginario. Ecco perchè si parla di costruzione dell’esperienza e, appunto, della sua gestione. Anche in questo caso si tratta di creare la relazione, ma non con l’agente promotore. Stavolta al centro di tutto c’è il cliente, con la sua voglia di sentirsi speciale. L’attenzione costante ai trend e al mercato sono il suo pane quotidiano. Sicuramente l’esperienza pregressa nel settore luxuty è gradita, ma in questo caso non è fondamentale. All’esperienza va aggiunta l’empatia, così come l’intuito e un occhio attento ai numeri.

Lo store manager (anche digitale)

Cosa comprare, ma anche dove. Il modo in cui il prodotto viene proposto, raccontato, esposto è il valore aggiunto. Avere un brand di lusso potrebbe far badare poco all’aspetto “store” ma non è così: la presentazione gioca il suo ruolo così come la capacità di organizzare le vendite.

Ovviamente non possono mancare tutte quelle figure professionali che lavorano con l’estero. Sappiamo quanto il Made in Italy sia di per sè un brand. Quindi, restano molto gettonati gli export manager con esperienza nel settore. Al tempo stesso, non mancano i visual merchandiser, gli esperti della comunicazione e del packaging, i buyer. Sul nostro portale Fileprof abbiamo raccolto diversi cv di figure professionali skillate, da proporre ai clienti che hanno scelto la professionalità di Business Management. Le ricerche, in ogni caso, non si fermano mai, soprattutto nel settore del fashion in cui siamo specializzati.

 

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