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Lavoro e settimana corta: quali i vantaggi?

La settimana lavorativa di quattro giorni sembra essere il nuovo benefit dei desideri

Dopo lo smartworking, il nuovo topic nel mondo del lavoro e delle Risorse Umane sembra essere diventato quello della settimana “corta”. È proprio di questi giorni la notizia che in Spagna si sta provando a avviare un progetto pilota che punta alla riduzione delle giornate lavorative settimanali a livello nazionale.

Meno giorni (dunque meno ore) ma stesso stipendio. Sembra impossibile in un momento storico in cui si lavora cinque giorni su sette senza riuscire a concludere tutto! Eppure ci sono già dei precedenti: ad esempio in Francia si lavora 35 ore a settimana e non 40 come in Italia.

Qual è l’idea di base del progetto settimana corta?

Come già accaduto in Francia, il progetto pilota punta a un miglioramento collettivo delle condizioni di vita del lavoratore, senza penalizzare le aziende. Il fine è comunque quello di aumentare i consumi (più tempo per spendere e stesso stipendio) senza penalizzare chi il lavoro lo crea. Infatti in Francia fu un piano di sgravi fiscali e contributivi a sostenere le aziende, apparentemente le più penalizzate dalla misura. 

La sinistra spagnola aggiunge una componente in più a quella del benessere psico-fisico del lavoratore: la riduzione dell’inquinamento.

Abbiamo già visto come lo smartworking abbia migliorato la qualità dell’aria e delle acque. Di certo la settimana corta darebbe un nuovo slancio.Business Management settimana lavorativa corta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa pensano le Risorse Umane della settimana lavorativa di quattro giorni?

In un’ottica di analisi dell’attuale stato dell’Arte, chi ha fatto delle Risorse Umane la sua mission non può che guardare con ammirazione e interesse a questa proposta. Spesso, in fase di colloqui, soprattutto quelli precedenti all’incontro con l’azienda, che il candidato svolge solo con noi, sentiamo di tutto. Giovani che non hano orari e non hanno weekend, gruppi WhatsApp di lavoro che non smettono mai di illuminarsi per le notifiche, madri e padri di famiglia con pochissimo tempo da dedicare ai piccoli. Ma anche l’impossibilità di accompagnare un familiare anziano a effettuare una visita è qualcosa che ci fa rabbrividire. Purtroppo lo standard sta diventando questo. Parlando con le aziende, d’altro canto, ci rendiamo conto di quanto sia oneroso inserire una risorsa e comprendiamo che, spesso, l’unico modo per sopravvivere è quello di far gestire tutto il lavoro a poche persone. Insomma, il nostro è sicuramente un sistema che non funziona al meglio e che è causa di un fenomeno che noi conosciamo benissimo: si è continuamente in fuga dal proprio ambiente di lavoro, desiderosi di trovare maggiore tranquillità altrove. In Business Management da anni sentiamo sempre “questa non è vita”, “lavoro troppo”, “lavoro male”. Davvero più di uno stipendio alto è la promessa di un ritmo più sostenibile a attrarre il candidato. Tanto è vero che a molti nostri clienti già da anni abbiamo proposto lo smartworking come benefit da offrire.

Sarebbe stupendo poter proporre la settimana corta, ancor più bello se questa diventasse non un benefit di una singola azienda, ma una prassi Nazionale. Staremo a vedere. In ogni caso, per noi, tutto ciò che punta a un maggior benessere del collaboratore significa ricchezza per l’azienda: mantenere all’interno e a lungo una risorsa felice significa non disperdere continuamente Know How e produrre meglio e  di più.

In Italia esiste già la settimana di 4 giorni?

Alcuni Enti e Aziende in realtà già prevedono orari più corti, ad esempio, nella giornata del venerdì. Tuttavia, non è una prassi. In più, quasi nessuno prevede che il venerdì non si vada proprio a lavorare.

Di sicuro è una proposta che noi di Business Management faremo alle aziende nostre clienti. Iniziare a proporre due giorni al mese, senza decurtazioni dallo stipendio, può essere un buon modo per convincere i talenti individuati dagli headhunter a cambiare lavoro. Soprattutto in tempi di Covid e Pandemia si è iniziato a dare spazio a valori più importanti del denaro e il tempo per sè e per i propri cari è uno di questi! Non sarà facile, per i problemi economici che le aziende vivevano prima del Covid e ora ancor di più, però con una maggiore flessibilità e con senso di responsabilità da parte di chi dovrà usufruire del benefit, la proposta potrebbe essere fattibile. Lavoreremo a quattro mani con i nostri clienti per cercare sempre più di rendere meno onerose e più proficue certe scelte orientate al miglioramento della qualità della vita.

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