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Gender Gap – Part 2. Quando il ruolo di madre coincide con quello di manager

Storie di madri in carriera e professioniste di alto livello

Abbiamo parlato di Gender Gap e occasioni mancate per gli imprenditori che guardano con sospetto professioniste e manager donne, perdendo l’occasione di inserire valide risorse.

La donna è vista ancora troppo spesso solo come una madre che, in quanto tale, non potrà mai dare al lavoro la giusta priorità. Storie quotidiane dimostrano che si può conciliare perfettamente lavoro e vita privata, ma ci sono anche tante storie di manager famose che possono fare da esempio.

Parliamo di donne di potere, che ricoprono ruoli invidiabili, che pochi professionisti single e senza prole saprebbero gestire! Uno schiaffo al Gender Gap, insomma!

Prendiamo ad esempio Cristina Scocchia, Amministratore delegato di Kiko, Amministratore Indipendente di Luxottica, con un passato da Amministratore Delegato e Presidente in L’Oreal: giovane donna con una carriera invidiabile, che non ha rinunciato alla famiglia!

Cristina Scocchia vs. Gender Gap

Come non nominare Emma Marcegaglia, Amministratore Delegato dell’omonimo Gruppo di famiglia e prima donna ad essere eletta Presidente di Confindustria. Anche per lei un brillante passato fatto di studio e lavoro, ma anche di una maternità vissuta senza rinunce in termini di interessi professionali.

Top Manager e madre anche Elena David, punto di riferimento nel settore turistico e alberghiero, manager pluripremiata e oggi consigliere indipendente e presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità del Gruppo Campano La Doria.

Elena David e le donne manager

Ci sarebbero tanti altri nomi e esempi da fare nel mondo e in tanti altri settori. Abbiamo preferito parlare di tre casi italiani, perché, come visto, l’Italia è molto indietro negli inserimenti delle donne in azienda, e abbiamo scelto ruoli tipicamente maschili, in cui le donne, anche non madri, sono sempre e comunque viste come “inferiori” e vittime del Gender Gap.

Sarebbe stato facile far riferimento a donne della cultura o del fashion che hanno dettato legge nel mondo, che sono state pioniere e modello, che hanno fatto stimare il nostro Paese all’estero. Ce ne sono e ce ne sono state, ma questi sono settori e ambienti visti ancora come molto femminile e la grandezza di questi personaggi avrebbe potuto essere sminuita da commenti poco intelligenti.

Noi di Business Management speriamo che tra qualche anno articoli come questi diventino superflui, che non ci sia neppure più bisogno di ricordare quanto siano valide le donne, di giustificare la scelta di dare a una giovane madre un ruolo di potere, sottolineando che ci sono madri che hanno raggiunto vertici invidiabili.

Il mondo delle Risorse Umane è unito in questo: nella creazione di una cultura del lavoro paritaria e meritocratica. Dobbiamo solo lavorarci tutti insieme!

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