In moltissimi contesti aziendali in cui l’imprenditore è il fondatore o un discendente diretto dello stesso, il passaggio generazionale può rappresentare un notevole punto di svolta nella vita di un’azienda.

Al di là della preparazione, delle competenze e dell’attitudine di chi riceverà il testimone, è importante che l’intero organico si prepari ad accogliere il cambiamento, magari con l’aiuto di esperti del settore HR.

Cosa si rischia senza una giusta programmazione e senza un piano d’intervento e di gestione delle risorse umane?

La storia dimostra che il risultato di questo tipo di superficialità può essere anche la “morte” dell’azienda.

Considerando che il tessuto imprenditoriale italiano è costituito soprattutto da piccole e medie imprese di questo tipo, l’impatto che queste scelte sbagliate possono avere sull’economia è prevedibile..

BM-passaggiogenerazionale 

Ma come affrontare nel giusto modo il passaggio generazionale?

In primis, preparandosi per tempo.

L’imprenditore “storico” ha un bagaglio di esperienze e un Know-how tali da richiedere molto tempo per un efficace passaggio di conoscenze. Iniziare troppo tardi può far tralasciare aspetti importanti della gestione aziendale.

 

Strutturando un sistema di governance moderno e al passo con i tempi

Ciò che ha funzionato fino a un certo momento, potrebbe non funzionare più quando a cambiare sono gli attori. Ci sono relazioni e dinamiche che non si possono replicare. Ristrutturare l’azienda secondo le regole del business management è il primo passo per non sbagliare. Ridefinire ruoli, organigrammi, compiti è fondamentale, così come innovare e cambiare. Il valore della famiglia resta, ma si trasforma!

 

Definendo bene i ruoli

Non esistono più figli e nipoti, ma manager, amministratori, responsabili, soci. Questo passaggio diventa davvero difficile quando sono in tanti gli eredi che lavorano in azienda. In questi casi può entrare in gioco un nemico ancora più insidioso: la rivalità improduttiva. Un esperto in gestione del personale può risolvere grazie alla sua professionalità, ma anche grazie al fatto di essere una persona esterna alla famiglia. Deve andare sempre e comunque avanti il merito. E se il benessere dell’azienda non può essere garantito dagli eredi diretti, non è da escludere l’inserimento di un temporary manager.

 

Vivendo la successione con il giusto spirito

Affidare l’azienda a una persona più giovane della propria famiglia non è la fine di un percorso, né un fallimento. Spesso il primo ad aver bisogno del supporto del professionista delle HR è proprio l’imprenditore. Affidarsi a qualcun altro non è mai facile per chi è stato abituato a fare sempre per primo. Tuttavia, restare in azienda tarpando le ali ai più giovani rischia davvero di portare a un fallimento. L’imprenditore deve imparare a vivere il passaggio generazionale come un’opportunità. La sua azienda, grazie al suo lavoro, ha raggiunto dei traguardi. L’innovazione e una nuova prospettiva possono farle fare un ulteriore salto di qualità. Le nuove generazioni, se preparate per tempo e spronate proprio da chi quelle basi le ha create, possono fare ancora meglio.

 

Essendo obiettivi

Spesso un erede vero non c’è. O meglio, c’è fisicamente ma non lavorativamente. Non è facile da ammettere ma può capitare che figli e nipoti non siano all’altezza di chi li ha preceduti. L’imprenditore ha comunque la responsabilità di chi lavora per lui e deve comunque darsi da fare per fare in modo che l’azienda possa andare avanti al meglio e che la sua famiglia possa comunque continuare a mantenere il proprio tenore di vita grazie ai suoi introiti. In questo caso una società di gestione delle risorse umane, si occuperà non solo della gestione del personale interno, ma anche della selezione di manager e professionisti in grado di portare avanti un progetto di successo.

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