Il feedback è una delle leve più potenti che possiamo utilizzare nel contesto lavorativo, eppure spesso questo strumento viene frainteso, temuto o, peggio, evitato. Se non gestito correttamente, il feedback può sicuramente danneggiare la fiducia, creare conflitti e, nel peggiore dei casi, minare la motivazione del team, ma in realtà un suo utilizzo costruttivo e positivo può trasformarlo in un alleato prezioso per la crescita individuale e collettiva.
La chiave sta tutta nella psicologia dietro il feedback, che va oltre la semplice comunicazione di un’opinione o di un giudizio. Comprendere come riceverlo, come offrirlo e come utilizzarlo per svilupparsi personalmente e professionalmente è essenziale infatti per ottenere i migliori risultati.
Cos’è il feedback? Non solo un giudizio
Spesso quando sentiamo la parola “feedback”, il pensiero immediato è quello di un giudizio, positivo o negativo, sulla nostra prestazione, con possibili ricadute in termini di preoccupazione e “ansie”. Tuttavia, la psicologia del feedback ci insegna che esso dovrebbe essere visto come un’opportunità di crescita e non come una mera critica. Un feedback efficace si configura infatti come un dialogo, una conversazione che offre la possibilità di migliorare e di affinare le proprie competenze, individuando eventuali punti deboli da correggere ed esaltando quelli di forza.
Secondo una ricerca condotta da Gallup nel 2022, però, solo il 26% dei dipendenti afferma di ricevere un feedback significativo e utile da parte dei loro superiori, un dato che suggerisce una grande opportunità di miglioramento: se il feedback viene fornito nel modo giusto, può fare una differenza tangibile nella motivazione, nella performance e nella soddisfazione sul lavoro.
La psicologia del fornire feedback: come farlo in modo efficace
Per riuscire a fornire feedback in modo costruttivo è necessaria una comprensione profonda della psicologia umana. Il ricevente del feedback spesso prova infatti emozioni forti, che possono variare dalla frustrazione alla difensiva, tutte reazioni che possono ostacolare il cambiamento e che vanno, pertanto, limitate. Per evitare che ciò accada, in realtà, chi fornisce il feedback deve adottare un approccio empatico, chiaro e rispettoso. Ecco alcune strategie chiave:
- Sii specifico e focalizzato sui comportamenti
Il feedback generico, come “Devi fare meglio” o “Non è abbastanza buono”, non è utile. Piuttosto, il feedback dovrebbe concentrarsi su comportamenti specifici e osservabili. Questo aiuta la persona a capire cosa può migliorare concretamente. Per esempio, invece di dire “La tua presentazione è stata pessima”, si potrebbe dire “La tua presentazione potrebbe migliorare se ti concentrassi maggiormente sull’analisi dei dati e sull’uso di grafici più chiari”. - Usa il metodo “SANDWICH”: rinforza i comportamenti positivi
La tecnica del “feedback sandwich” suggerisce di iniziare con un aspetto positivo, seguito da un’area di miglioramento, e concludere con un altro punto positivo. Questo aiuta a bilanciare il feedback e ridurre la probabilità che il ricevente si senta completamente critico. È però necessario usare questa tecnica con autenticità: i complimenti iniziali devono infatti essere genuini e percepiti come tali. - Crea un clima di fiducia e apertura
Le persone sono più inclini a ricevere un feedback costruttivo quando si sentono rispettate e non giudicate e ciò accade quando vi è una comunicazione aperta in un ambiente in cui la critica sia vista come una possibilità di crescita e non come un attacco personale. La psicologia del feedback enfatizza proprio il concetto di “empatia cognitiva”, cioè la capacità di comprendere il punto di vista dell’altro senza necessariamente condividerlo. - Rendi il feedback temprato nel tempo
Non aspettare il momento della revisione annuale per dare un feedback: intervieni frequentemente, idealmente subito dopo l’evento che necessita di commento. In uno studio condotto da Harvard Business Review, è emerso che l’80% dei dipendenti preferisce ricevere feedback regolari, piuttosto che aspettare un incontro annuale, che spesso può risultare poco utile.
La psicologia del ricevere feedback
Se fornire un riscontro periodico non è così semplice come si possa pensare, anche ricevere il feedback può essere emotivamente impegnativo, soprattutto se contiene aspetti negativi o aree di miglioramento. La reazione immediata potrebbe essere di difesa, rabbia o frustrazione, quando in realtà bisognerebbe maturare una competenza chiave in tal senso, ossia la capacità di gestire il feedback in modo costruttivo. Dal punto del ricevente, ecco dunque alcuni suggerimenti su come affrontare il feedback in modo positivo:
- Ascolta attivamente e rimani calmo
Evita di interrompere chi ti sta dando il feedback e cerca di ascoltare attentamente ciò che viene detto. Spesso la nostra mente è più concentrata sulla risposta che sulla comprensione del messaggio. La psicologia ci dice invece che mantenere la calma e assumere una postura aperta aiuta a ricevere il feedback in modo più efficace. - Rifletti, non rispondere subito
Dopo aver ricevuto il feedback, prenditi il tempo per riflettere su di esso prima di reagire. Questo ti permetterà di comprendere meglio il punto di vista dell’altra persona e di evitare risposte impulsive che potrebbero compromettere la relazione. - Cerca di vedere il feedback come opportunità
Invece di vederlo come una critica personale, prova a percepire il feedback come un’opportunità per crescere. Ogni commento, anche se negativo, ha il potenziale di migliorare la tua performance. In uno studio condotto da Zenger & Folkman è emerso che ben il 92% dei dipendenti che hanno ricevuto feedback costruttivi hanno infatti migliorato le proprie performance rispetto a coloro che non l’hanno ricevuto. - Chiedi chiarimenti e proposte di miglioramento
Se qualcosa nel feedback non ti è chiaro, chiedi maggiori dettagli. Non esitare a chiedere esempi specifici su come migliorare, in modo da avere indicazioni precise e pratiche. Questo mostra anche la tua proattività nel voler crescere.
L’importanza del feedback nel contesto aziendale
Un buon feedback è però essenziale non solo per la crescita individuale, ma anche per il successo complessivo dell’organizzazione. Secondo un’indagine di McKinsey, le aziende che promuovono una cultura del feedback hanno infatti il 14,9% in più di probabilità di ottenere performance superiori rispetto alle concorrenti. Questo perché proprio il feedback contribuisce a creare un ambiente in cui i dipendenti si sentono motivati e responsabilizzati, portando a una maggiore innovazione e produttività.
Il feedback come strumento di crescita continua
La psicologia del feedback ci insegna insomma che, quando gestito correttamente, questo scambio informativo può essere un potente strumento di crescita personale e professionale. Fornire e ricevere feedback in modo costruttivo non è solo una questione di comunicazione, ma una vera e propria competenza emotiva che richiede empatia, pazienza e un atteggiamento positivo, e ciò vale sia per i manager che per i singoli membri del team: comprendere l’importanza del feedback e utilizzarlo per migliorare continuamente è infatti fondamentale per creare un ambiente di lavoro produttivo e motivante.
Alla fine, non dimenticare che ogni feedback, positivo o negativo, è solo un passo verso la miglior versione di te stesso e del team con cui lavori.