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Smart working: tra adattamento e nuove possibilità

Il Covid continua a influenzare le dinamiche del mondo del lavoro e i suoi cambiamenti

Il 2021 è iniziato con tanti interrogativi su lavoro e economia. A distanza d quasi un anno dalla gestione improvvisa del fenomeno Covid, quelle che sembravano delle strategie passeggere per affrontare una crisi momentanea, sono diventate prassi.
Inconsapevoli delle tempistiche, poche aziende si sono organizzate nella prima metà del 2020 per una corretta gestione dello smart working.
Anche in settori in cui parte o tutto il personale ha la possibilità di lavorare “fuori sede” ci si è ritrovati a soffrire la mancanza di infrastrutture tecnologiche, fondamentali per continuare a perseguire i propri obiettivi nel giusto modo.
Già all’epoca noi di Business Management abbiamo offerto ai nostri clienti delle consulenze gratuite per l’organizzazione interna in ambito HR. Far sentire i proprio collaboratori parte attiva in un progetto necessario di decentramento dell’azienda è stata per noi la chiave per creare comunque unione e forza in staff non abituati alla distanza.
Più che di un sistema di controllo, noi abbiamo sempre parlato di responsabilità individuale, di maggiore intraprendenza: non è facile chiedere a un collaboratore di dare di più quando sembra che tutto stia crollando, ma chi è riuscito a acquisire questa mentalità è riuscito ad affrontare con più solIdità una crisi profonda.

Lo smart working per Business Management

 

Le soluzioni smart sono per tutti?

Inutile dire che lo smart working possa essere sempre possibile. Sappiamo che ci sono tantissimi settori produttivi e commerciali che non potranno mai fare a meno della presenza in una sede specifica. Purtroppo a risentire tantissimo delle normative sono state soprattutto le piccole e medie attività commerciali, costrette a lunghi periodi di chiusura.
Tuttavia, spesso queste sono state d’esempio, imparando a sfruttare piattaforme social e web per cercare di mantenersi sempre attive. Abbiamo visto ristoratori che hanno imparato a diventare partner di piattaforme di delivery, estetiste che hanno cercato di mantenersi attive strutturando corsi online, istruttori di fitness che hanno lavorato con i tutorial, negozianti che si sono trasformati in provetti e-commerce manager e hanno trasformato i commessi in esperti di assistenza online.
In un’Italia ferma c’è chi è riuscito a muovere piccoli passi. Questa è di sicuro la dimostrazione che, con caparbietà, ci si può adattare.
Di certo, ci saranno settori che riterranno sempre lo Smart Working come un Piano B, ma probabilmente per molti altri, soprattutto per aziende con collaboratori che già svolgono il proprio lavoro al pc, il lavoro da remoto sarà la soluzione perfetta per implementare strategie di gestione del personale più efficaci.
Un investimento iniziale in infrastrutture e dispositivi sarà recuperato in breve tempo, con dipendenti che affrontano meno ore di viaggio settimanali per recarsi in ufficio, che vivono il lavoro non come routine o tortura quotidiana, ma come una parentesi fruttuosa della propria giornata.
Business Management smart working covid
Tanto si deve fare in termini di organizzazione per creare uno spirito di condivisione, la giusta motivazione, evitando così lassismo e scarsa applicazione.
Qui entriamo in gioco noi di Business Management, con i nostri coach e la nostra capacità di programmare anche brevi momenti costanti di dialogo collettivo con l’imprenditore e ogni leva aziendale.
Se per chi fa business lo smart working è diventato anche opportunità, per noi che ci occupiamo di Risorse Umane è diventato lo strumento per esercitare a tutto tondo le nostre conoscenze e il nostro Know How, lavorando finalmente e con una vera progettualità, sulle e con le persone.

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