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Come “conquistare” un profilo alto

Spesso sono le aziende a dover corteggiare il collaboratore ideale. Ecco perché è così importante

Quando si decide di inserire in azienda un profilo altamente specializzato o un nuovo manager, bisogna collaborare con il proprio recruiter di riferimento per costruire uno scenario in grado di attrarre la risorsa più interessante. L’attuale crisi del mercato del lavoro per giovani e profili con minori skills ha diffuso sempre più l’idea che chi offre un lavoro stia facendo un regalo al futuro collaboratore. Non è sempre così: imprenditori lungimiranti e saggi sanno benissimo che lo scambio di benefici e opportunità è reciproco, ma capita ancora che a un colloquio l’azienda non presenti se stessa come se fosse oggetto di una scelta potenziale, ma si aspetti solo la presentazione altrui. Soprattutto quando si decide di inserire una risorsa già occupata o un profilo molto alto in executive search è importante sapersi promuovere, offrire benefit, far capire che, anche a parità di stipendio, un ambiente di lavoro è migliore di un altro!

Con Business Management gli imprenditori imparano a diventare più attraenti verso la risorsa desiderata, per crescere nei risultati e nella solidità del team di lavoro.

Qual è il giusto approccio per essere l’azienda dei sogni per i professionisti più in gamba?

Un reciproco interesse lavorativo

Tu costruisci, produci, crei e pensi per la mia azienda; io ti dò tutti gli strumenti per riuscirci e, soprattutto, per riuscirci con la massima soddisfazione in termini economici ma anche di comfort. Qui entrano in gioco
benefit, bonus e le parole chiave delle aziende virtuose del presente e del futuro: smart working e flessibilità. Molte professioni non hanno davvero bisogno di essere vincolate a orari di lavoro particolari. Spesso il lavoro si può svolgere a distanza, negli orari in cui ci si sente più produttivi, in perfetta sintonia con le proprie dinamiche anche private.

La crescita costante

Proprio perché oggi sta gradualmente sparendo l’idea che si possa restare in un’azienda fino alla pensione, è fondamentale che l’azienda sappia prospettare dei piani di crescita economica e professionale già in fase di colloquio. Per i talenti più giovani sta diventando un fattore d’appeal la job rotation: periodi di lavoro in altre sedi della propria azienda o semplicemente un cambiamento di area ogni due-tre anni, può essere un modo per motivare la risorsa, farle vivere il lavoro in modo più dinamico, con nuove responsabilità e nuovi benefit dopo ogni periodo.

Il rispetto dei limiti

Chi lavora per noi non è una nostra proprietà: è un collaboratore senza il quale non si riuscirebbe a lavorare (e a crescere) in un certo modo. È l’ultima “regola” per attrarre i professionisti in questo elenco, ma è la prima per tenerli con sé.

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