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Stress da lavoro?

Troppe ore e una cattiva gestione si possono combattere

Un nemico del nostro tempo: così potremmo definire lo stress. Sono tante le cause che ci rendono nervosi, irascibili, che ci fanno sentire un malessere diffuso. Molte volte, purtroppo, si tratta di cause collegate al lavoro. L’incertezza, la paura di perdere un posto che ormai sta stretto, ambienti ostili dove la competizione viene vista come una strategia per aumentare la produttività. Sono tanti i motivi per cui le nostre vite sembrano finire in un circolo vizioso di ansia, irascibilità e panico.

E pensare che proprio in un momento storico non roseo, avere un lavoro dovrebbe far sentire privilegiato e fortunato! Sfortunatamente, questo non è sempre il caso, soprattutto perchè a risentirne spesso è anche la salute. Il malessere non è solo emotivo ma ha impatti anche sull’organismo. Il sistema cardiovascolare e l’apparato digerente sono quelli che risentono di più dello stress da lavoro.

Anche pelle e capelli mostrano tutti i sintomi della nostra agitazione, come ben sappiamo.

 

Quando non è possibile cambiare lavoro come si può agire?

Non sempre è possibile cambiare lavoro, anche perchè l’abbandono dello stesso potrebbe creare nuovi stati di ansia e tensione. Si deve cercare di intraprendere un percorso con un lavoro su se stessi. Molte volte lo stress non è neppure connesso a un titolare poco empatico o a una gestione inefficace. Spesso è la persona stessa a essere prediposta a questo tipo di reazione, provando le stesse sensazioni in qualsiasi ambiente. In questi casi bisogna eliminare quei piccoli ma importanti fattori “di agitazione” con alcuni trucchi:

Imparare a organizzare la propria to do list ogni mattina

Questo ci fa sentire capaci di tenere il controllo e di poter gestire tutto, avendo, per quanto possibile, previsto il carico di lavoro e la sua ripartizione.

Creare un ambiente di lavoro familiare

Decorare il proprio monitor con un adesivo, portare delle foto, mettere sulla scrivania oggetti decorativi simpatici portati direttamente da casa, è un buon modo per sentirsi in un ambiente proprio, disegnato su misura, in cui attutire lo stress

Accettare l’errore

Gli errori sul lavoro fanno parte della vita di tutti i giorni. Per chi è tendente all’ansia e allo stress, un errore significa senso di smarrimento, mortificazione e vuoto. Spesso scatta una reazione fortemente dannosa: per cercare di “recuperare” agli occhi degli altri ci si sobbarca responsabilità e attività non proprie o comunque in eccesso rispetto a quanto già si fa. È importante invece dare una valutazione del proprio errore.

Ho sbagliato perchè ero stanco e stressato? In questo caso, l’errore può aiutarci a capire che è importante chiedere aiuto o quantomeno liberarsi di alcune attività per lasciare il giusto spazio a quelle più importanti. Ho sbagliato perchè sono stato superficiale? La prossima volta non succederà. Intanto provo a rimediare senza incappare nell’errore di cui sopra. Ho sbagliato perchè mi hanno affidato un compito non in linea con le mie competenze? L’errore, in questo caso, deve diventare motivo per aprire un dialogo e, se impossibile, non deve comunque diventare il trauma da cui non riusciamo a riprenderci. Spesso, se sbagliamo, può essere anche colpa di una scarsa organizzazione e dell’incompetenza di chi sta più in alto. La valutazione obiettiva della situazione è un modo per uscire comunque vincitori da un evento spiacevole!

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