Affidarsi a un professionista delle Risorse Umane aiuta a creare un team di lavoro sereno e collaborativo e a evitare scene e idee viste al cinema!
Oggi la vita d’ufficio o, in generale, in azienda occupa la maggior parte della giornata di un lavoratore dipendente. Riuscire a creare un ambiente di lavoro sereno e gradevole è il primo obiettivo di un Responsabile delle Risorse Umane.
Selezionare e inserire la risorsa giusta, analizzare costantemente le esigenze del personale (non solo dell’azienda) e individuare talenti e attitudini per programmare eventuali avanzamenti di carriera o per distribuire compiti, analizzare eventuali attriti tra colleghi o tra responsabili e collaboratori: questo e molto altro contribuisce a una vita lavorativa soddisfacente o, quantomeno, sereno.
Non sempre le azienda hanno al loro interno delle figure dedicate e, anche quando le hanno, è sempre bene affidarsi a dei consulenti esterni, soprattutto per quanto riguarda la ricerca e selezione del personale (ad esempio per l’executive search) e l’inserimento delle stesse. La nuova figura può non essere in linea con la posizione da occupare e questo, inevitabilmente, genererà frustrazione da un lato e malcontento (e possibili reazioni di nervosismo e rabbia) dall’altro. Quindi già l’analisi delle esigenze e l’individuazione del professionista più adatto a colmarle è il primo passo per evitare tensioni e attriti.
Spesso, poi, non solo la risorsa, ma anche il manager o l’imprenditore, hanno bisogno di essere guidati per poter motivare i propri collaboratori nel giusto modo, dandogli un motivo per sentirsi parte di un gruppo, di legarsi alla posizione lavorativa e all’azienda. Non è solo la remunerazione a giocare un ruolo fondamentale: un lavoro retribuito meglio si finisce sempre per trovarlo, soprattutto quando parliamo di profili alti.
Si sceglie di non cambiare quando ci si sente a proprio agio, si percepisce rispetto per la propria persona e le proprie esigenze private, disponibilità in caso di emergenze, affidabilità e spirito collaborativo.
Il fattore “benessere sul luogo di lavoro” è forse il primo legame con la propria azienda e purtroppo non è una costante.
Basti pensare ai tantissimi film che hanno affrontato la tematica vita da ufficio, descrivendola in modo impietoso. Il cinema prende spunto dalla vita reale, creando personaggi e trame che ironizzano (o raccontano fedelmente) quello che può essere un dramma per chi vuole solo fare il proprio lavoro.
Un capo tremendo, che distrugge la vita personale e privata altrui, che non ha rispetto di orari e diritti è capitato a molti. Può essere di sicuro un maestro di vita, che rende le spalle molto larghe, ma è destinato a rimanere solo. Vi dice qualcosa la Miranda Presley de Il Diavolo veste Prada? In quel caso la protagonista incassa, prende il buono e poi decide di cambiare strada e riprendersi la propria vita.
Ben altra reazione hanno i protagonisti di Come ammazzare il capo… e vivere felici. Anche per chi non ha visto il film è facile capire di cosa stiamo parlando… Il film ha avuto anche un sequel, forse perché in tanti si sono immedesimati nei protagonisti!
Altro ufficio da incubo è quello di The wolf of Wall Street, con bullismo e mobbing che non mancano mai.
Restando in Italia, ci troviamo di fronte alla più grande satira sull’impiegato medio, ma anche sull’ambiente di lavoro tragico in cui ci si può ritrovare. Ovviamente è tutto molto estremo, ma il Super Mega Direttore Galattico con l’acquario dei dipendenti, non è solo frutto di una fantasia…
Avete già capito di chi stiamo parlando?
Di sicuro, selezione del personale, coaching, formazione, inserimento in azienda di consulenti specializzati in HR eviterà fughe di cervelli, scene di panico e litigi.
Business Management può essere molto utile in tal senso, con i suoi tanti professionisti e servizi > info@bmanagement.net