L’epidemia di Coronavirus in Italia ha costretto diverse aziende a cambiare radicalmente il loro modo di fare business e l’organizzazione aziendale, incentivando l’uso del telelavoro, sia per ridurre al minimo i rischi di contagio, sia per permettere al business di continuare ad essere operativo. È la realtà dello Smart Working, ostracizzato per molto tempo dalle aziende italiane, anche a causa di pregiudizi decisamente infondati, ma che adesso si è rivelato assolutamente fondamentale in questa nuova fase di organizzazione aziendale per far fronte in modo efficace all’epidemia di Coronavirus.
Lo Smart Working è una pratica molto più diffusa in America rispetto all’Italia, dove il concetto di telelavoro è da sempre snobbato, associando la produttività alla presenza in ufficio, quasi come preferire lo stile alla sostanza.
Ma lo Smart Working, se sfruttato in modo adeguato, è una grande risorsa per l’azienda, e non solo in questo periodo di crisi, ma anche per il futuro.
Il telelavoro infatti permette di ammortizzare notevolmente i costi (meno uffici, ambienti comuni, silent room), e usare software in cloud permette di condividere tutti i file necessari come se si fosse in ufficio. Inoltre, l’assenza di colleghi permette di potersi concentrare solo sul lavoro che si deve svolgere, senza nessuna distrazione o negatività proveniente da un ambiente ostile.
È molto importante coinvolgere da subito ogni lavoratore in questa fase di transizione al telelavoro. Da una parte è necessario far capire a ogni singolo dipendente che si richiede lo stesso identico impegno che si richiedeva in ufficio, e che è necessario affrontare lo Smart Working in modo professionale (reperibilità per tutto l’orario di lavoro, assenza di rumori molesti e possibilità di svolgere gli stessi compiti che si facevano in ufficio), ma che è anche una grandissima occasione di crescita personale, sia per il lavoratore stesso che per l’azienda.
L’immagine del brand ne uscirà molto rafforzata, dato che si dimostrerà di essere stati in grado di modificare l’organizzazione aziendale in base a una situazione del tutto eccezionale, ma anche di essersi saputi adattare a un nuovo trend di mercato, privilegiando la sicurezza di tutti ma senza rinunciare al business.
Senza contare che incentivare il lavoro da casa anche in futuro è una grande attrattiva per investitori e per giovani candidati, che possono abbattere in questo modo le barriere geografiche e mantenere una grande produttività con un risparmio considerevole di tempo.
Noi di Business Management vogliamo supportare le Aziende anche in questo delicato momento di riorganizzazione, è per questo che abbiamo organizzato insieme con La Dott.ssa Vania Mignano, che da tempo collabora con Business Management, interventi individuali di Business Coaching della durata di 30 minuti, dedicato agli imprenditori che vogliono affrontare l’emergenza e reimpostare il proprio business.
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È anche una grande occasione per far passare un messaggio molto importante a tutti i dipendenti: l’azienda non è il posto di lavoro, non è la scrivania dell’ufficio o il computer. L’azienda sono le persone che ne fanno parte, e che permettono, con il loro lavoro, le loro competenze e la loro produttività di dare ai clienti un servizio di un valore adeguato al prezzo che hanno pagato.
Il telelavoro è ormai entrato dentro al mercato del lavoro italiano e sta mostrando tutti i suoi punti di forza, lo step successivo della nuova forma di lavoro liquido, e di tutti i suoi benefici.